È un Natale di brina,
di brume rarefatte nell'aria,
di foglie sparse tra la fanghiglia,
di malinconie lontane,
È un Natale di palline colorate,
di campanelle di rame
tintinnanti nella sera,
di voci e di luci,
di sorrisi nelle vie animate
della città.
È Natale per te,
solo, disperato,
con occhi incavati e labbra smunte,
li sulla panchina nel parco,
con quel che resta del tuo corpo,
ricoperto da fogli di giornale
per non sentire più freddo.
È un Natale di speranza,
di nenie struggenti cantate da bambini,
con ceste di rose tra le mani,
per poter tornare a sorridere.
È un Natale di Pandoro
di cene e di allegria,
di grandi sogni che non muoiono.
È Natale per te,
disperatamente bella,
vendi il tuo corpo e la tua anima,
mostrando ai passanti il tuo seno
e i fianchi accoglienti,
ora che nel tuo sguardo svanisce
l'innocenza lontana,
in un candore perduto di amare realtà.
È natale per te Amore mio,
accanto a me nel letto caldo,
il tuo piccolo seno ansante
che freme contro il mio petto
dopo l'amplesso d'amore.
È Natale per noi,
solo per noi amore mio?