un fiume, il mio due pezzi bianco-blu,
la mia pelle percorsa dal tuo sguardo,
verdeazzurro come l'acqua,
come l'acqua increspato da piccole onde,
nell'andare e venire di audacia e sgomento
quel sole da Paese dell'Est,
pallido anche d'Agosto,
rubò qualche raggio ai Tropici,
e ce lo portò in dono,
il mondo divenne un frutto profumato.
lo stesso mondo ci sedusse col miraggio
della ragione e della maturità,
e ci sentimmo tanto tragici ed adulti,
masticando quell'addio forzato,
dalla distanza, dal buon senso, dall'età
Se mai al mondo la saggezza fu pazzia,
è stato allora, trenta estati fa