Della leggenda
voglio narrare,
di quando,
agli albori
del tempo,
nella valle
riecheggiava
il grido doloroso
della montagna,
dalla neve perenne imbiancata,
dalla morsa del gelo,
stretta.
Lei sospirava, gemeva,
vedendo le valli
ricolme d'erba e di fiori,
solo il vento di tempesta
la sferzava,
solo la regina delle nevi
l'abitava.
Enorme, il suo dolore,
triste è un cuore
che non ha un fiore.
Di notte, le stelle,
contemplava,
chiedeva loro
un raggio di luce,
per sentirsi bella ed amata.
Levò supplica
allo Spirito Celeste,
per aver, anche lei,
un fiore,
qualcosa per compensare
la solitudine amara.
Esaudì la prece
il cielo,
una notte una stella,
s'adagiò lieve,
sulla cima innevata,
abbarbicò nella terra,
le radici.
La montagna ebbe il suo sogno,
ebbe il suo fiore,
la stella alpina,
come io ho adesso te,
mio grande amore.