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Il mondo che ci appartiene

A volte

mi guardo intorno
e mi accorgo
che questo mondo
non mi appartiene.
Così carico di malvagità
ipocrisia,
odio,
avidità.
Un mondo di violenza,
di prevaricazione:
chi si uccide per amore
e chi invece
quell'amore lo uccide
ancor prima di darlo alla luce.
Un mondo ridicolo,
assurdo
colmo di paradossi
dove troppo spesso convivono
il ricco e il povero,
il debole e l'oppressore,
il buono e il cattivo.
Un mondo pieno di pregiudizi,
falsità.
Questo fascio di luce che ci abbaglia
è soltanto il pallido riflesso
di un sole stanco
e malato.
Un mondo così dissimile
da quel meraviglioso,
quieto
e confortevole microcosmo
dove appena nati
veniamo proiettati:
ora non possiamo permetterci
di camminare a piedi nudi
e lamentarci
se ci facciamo male.


Chiudo gli occhi.

Rifletto su ciò che ho scritto,
su ciò che penso.
Mi rendo conto
che non tutto è perduto:
c'è ancora chi è disposto
a sacrificarsi per noi.
Qualcuno che ci apprezza,

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3 commenti:

  • marco sorrentino il 18/12/2009 00:07
    Vi ringrazio per i commenti. apprezzo molto le vostre parole. Un sincero augurio di buon natale.. Marco
  • Anonimo il 17/12/2009 18:16
    È molto balla questa tua poesia Marco, analizzi la realtà corrente con lucidità, senza però sottolineare che nonostante tutto ancora una speranza c'è... in noi... attorno a noi... molto bella davvero. grazie.
  • loretta margherita citarei il 17/12/2009 15:11
    stupenda nei concetti espressi

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