Sbalordire ai prodigi del Creatore,
voglio stupire alla fragilità di un fiore,
lodi senza fine modulare al Signore;
in questo giorno che il giogo è leggero
voglio prostrarmi al Natale, il Mistero.
Vorrei impedirne quel dramma feroce
che ancor come allora prepara la Croce.
Vorrei che ogni uomo tornasse fratello
nell'unico giorno dell'anno che vale,
che nessuno sia escluso da tanta poesia;
di gioia, esultanza, letizia e gaiezza
spianare una vita che formi la via
diretta al prodigio della salvezza.
Vorrei divampare alla fiamma di un cero
che ogni mio dubbio non fosse vero,
vorrei esultare al fiorir d'un sorriso,
che umile e mite tornasse la terra,
senza conflitti, nemici né guerra
vederla tornare un Paradiso.