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Con Me Nacque La Morte

Con me nacque la morte.
Gelida neve di pallide
speranze,
lacrime di tristezza
cristallizzate nel tempo.
Con me nacque l'inferno.
Labbra come bocche
dell'Ade,
pestilenziale lingua
che goduria presta
e morte richiama.
Con me nacque l'amore.
Leucemia dei sensi
immobili,
intramontabile malattia
d'essere.
Pioggia sottile
discende:
invano gli Dei
purificano il mio corpo.
Sono nata di morte,
regina di inferno,
portatrice di amore.
Altra è la mia
terra,
laddove l'amore
è soppresso dalla morte.
Ma ora regno
tristemente immortale...

 

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0 recensioni:

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10 commenti:

  • Gennaro Keller il 12/04/2011 09:14
    Bella nella sua tristezza, dolce e amara nelle sue speranze!
  • Anonimo il 21/10/2010 13:25
    grazie per il chiarimento^^
  • maria teresa di donato il 11/10/2010 03:02
    L'amore non è qui soppresso, diventa soppressore della morte, la quale qui l'ho descritta come mia terra d'origine. =) un bacio...
  • Anonimo il 20/09/2010 14:52
    interessante...
    fammi capire, la tua terra è dove l'amore è soppresso dalla morte, ora però è un regno tristemente immortale. Cosa significa questa parte? Che l'amore non è più soppresso ma è divenuto in sé una soppressione?
    sono curioso, ciao!
  • antonio castaldo il 07/02/2010 23:35
    molto particolare... originale... brava!
  • paolo veronesi il 29/12/2009 18:35
    Regnerai tristemente ma questi tuoi versi lasciano malinconivìca dolcezza nel cuor di chi ti legge
  • Kartika Blue il 27/12/2009 16:45
    una forte sofferenza, bellissima poesia!!
  • Vincenzo Capitanucci il 27/12/2009 08:42
    Molto bella... Maria Teresa... con me nacque la morte... nel mio regno... immortale...

    La morte in un inferno d'Amore...
  • Anonimo il 27/12/2009 07:37
    Triste eppur molto bella, traspare il dolore di sempre, che ha avuto un unizio e ancora nessuna fine.
    Aprezzata.
  • loretta margherita citarei il 27/12/2009 05:22
    ben scritta

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