Mi chiamo Suzy Vong
ho anni dodici,
figlia di pescatori,
in un villaggio indocinese.
Da noi,
la povertà tira
a riva le reti,
ma nella giungla
raccolgo i fiori.
Appena fuori
verso la spiaggia,
v'è un albergo,
lì, la gente si sdraia al sole,
v'è un lungo tavolo
pieno di cibo,
mio zio vi fa
il cameriere.
E l'altra sera,
mi raccontava
di un certo Babbo,
che suole portare
doni la notte di Natale,
ai bambini buoni.
Io non sono cattiva,
eppure nessun
regalo ricevo.
E stasera, lo zio,
in quell'albergo mi porterà,
non sarò più bambina,
domani mattina.
Cento dollari,
degli uomini,
turisti per caso,
pagheranno la mia verginità.