Il tiepido calore
del sole del mattino,
ha spezzato
il gelido abbraccio
che avvolgeva il mio corpo.
È ora...
di demolire
questo sguardo glaciale
che rende inespressivo
il mio volto,
l'abulia
che lutta
come tossina,
insidiandosi nei nervi del cuore,
catturando l'anima mia
che grida la stagnante sofferenza
con cromate note
di stizza e di dolore,
precludendone la ragione.
È ora...
di riprendere
i miei spartiti abbandonati,
espandendosi in musica
di ritrovata speranza.