Con in mano
il calice,
stordimento
effervescente,
bollicine di spumante,
appena qualche secondo
dopo la mezzanotte,
incurante della pioggia
battente,
sono corsa sul pontile,
a salutare
il mare della vita.
Inspirando profondamente,
con nuova e fresca aria,
ho ossigenato sogni
e speranze,
espellendo salsedine
di lacrime amare,
liberando il collo
sofferto,
da catene rugginose.
Con le braccia aperte,
protese verso il cielo
del domani,
ali di gabbiano,
hanno raccolto il mio cuore
per unirlo alla tua anima,
amore mio,
annullando distanze.
Nel miracolo di un sorriso,
sei stato tu,
il primo sogno
del nuovo anno.