Era miele questo giorno che ora
mi lascia a scrivere su una sedia a dondolo
logorroici lamenti che il vento rapisce e allontana.
Scalza cammino nel buio schivando col ricordo
i mobili di una stanza che so aver amato
e che ora sembrano partigiani nascosti.
Corri tra le mie dita lasciandomi assetata,
avida di passione, furibonda ricerco calore e stupore.
E tu ti nascondi per non sentire pagine di grida.
Quel tuo sottile dispiacere dell'essere arrivato tra ombre
e abiti dismessi. Te ne sei andato da quel tempo sussurrato.