Lascialo andare il tuo marinaio
a mischiare le sue lacrime con quelle di Nettuno
a scoprisi nel profumo di un fiore misconociuto
Lascialo andare il tuo poeta
a seminare per le strade di città disabitate
le sue perle di finta poesia.
Lascialo andare il tuo operaio
a tamponare le ferite che
ha inflitto alla terra
il terremoto delle nostre anime.
Il pensiero di te
consegno al gelo di questa notte
così che diventi ghiaccio
che si scioglie
al sole crudele del tuo no:
e ti bevo purificandomi con voluttà
così da dimenticarti e farti
dal mondo dimenticare
per sempre.
Per una volta
soltanto
mio.