La giovane donna, salì sul vagone,
e subito mi parve venirmi addosso.
C'era nel portamento qualcosa di strano e regale,
una bellezza fissa le accarezzava lo sguardo,
poi disse all'amica che l'accompagnava
che l'amico col quale usciva, di lei si vergognava.
La osservai, come si guarda un angelo
e con la mente le dissi: tu che non nascondi gli occhi
dietro un paio di occhiali scuri, ma ti riveli al mondo
così come sei e non temi le delusioni,
io ti porterò via con il mio cavallo bianco
verso i luoghi fantastici che solo la mente vede,
anch'io da sempre brancolo nel buio,
ma non ho i tuoi occhi nudi e belli.