E mi sciolgo
senza destinazione,
senza un motivo
porta e parete
soffitto e pavimento
parole al vento
silenzio che urla
gesti che tornano alle mani
in un eterno danzare
la vista che non ha bisogno di occhi
odori che si fanno improvvisamente lontanissimi,
come se fossi addirittura la sorgente stessa
gettata nell'infinito
per il gusto eterno
del gioco.