T'abbracciai come per difendere
una bimba spaventata,
il vento, il vento, mi dicevi
temo che il vento mi porti via,
via da te, via da me stessa.
L'intruso ci impediva di ascoltare
i nostri suoni, confondeva i pensieri.
Respirammo quell'aria estranea,
perché il mostro che ci spaventava
entrasse e diventasse parte di noi.
Un respiro profondo ti pervase,
mentre le mani a pugno si distesero,
e sui tuoi occhi spaventati, per la prima volta,
lessi lo stupore della tua forza.