Le imposte si piegano
come fogli di pergamena
così le polveri s'insinuano
così le dita si contraggono
Un altro spazio
tra il chiaro e lo scuro
un altro istante
nella mente dell'universo
Tirare le somme
è ricominciare
con tutti i resti
e le virgole
e gli zeri
assoluti
Non comprendere il senso
dell'accoppiare parole
per sfatarne la solitudine
non capire
la titubanza del vigliacco
né la sua boria di lacrime
coccodrillesche
Ripensare a ciò che si è dato
ripensare al sangue tra le macerie
ripensare all'apocalisse
e a quante volte sia già
avvenuta
La bile ribolle
E spettri che foderano le pareti
vederli tutti
attraversare lampade
e biglietti
convincere la pazzia
del suo talento
avvolgerne le caviglie
per nuovi inverni
adagiarsi tra la mano
e le gote
trasparenti
Sospendere...
Come il respiro che mancò
per troppo tempo
per non morire
affogando
nell'attesa.