Oggi non so se questa è preghiera,
se un urlo
o un senso di colpa...
Mentre la vita scorre intorno
inconsapevole
non ho più pensieri
per farne parole,
non ho più lacrime
per farne pianto,
Ho il cuore muto
immobile
come d'acciao...
La lontananza spesso non aiuta ha capire veramente ma, chi nel cuore ha l'amore per il prossimo il dolore è grande si può solo chiedere a Dio di aprirgli le sue braccia, belle parole.
È vero caro Nicola, ma a volte l'unica possibilità per difendersi dal dolore è crearsi una corazza... sotto la quale però si continua a soffrire, sembrando indifferenti...
Anonimo il 16/01/2010 14:45
Conoscendo la tua sensibilità, sento il cuore muto.. silenzio ingombrante
Impariamo a camminare sopra al dolore
rendendoci inaccessibili
fino a quando non ci sovrasta.
Ed ogni volta è una beffa atroce
Siamo impietriti davanti a questa sciagura... Che quella sventurata gente venga protetta da cialtroni, imbroglioni e sciacalli... questa è la mia speranza, ma ne ho viste tante, in Irpinia, nel 1980... C'è un articolo bellissimo di Gramellini su "La Stampa" di oggi che commenta lucidamente l'indifferenza del mondo "civilizzato"... Che la vita sia loro lieve...