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Straniero perduto

È tardi per tornare indietro
tu l'hai capito ma continui a sperare.
Io no, mi hanno detto no,
chi non lo so.
Gli occhi vedono il buio
illuminato dalle lacrime di rabbia.
Ho aperto la finesra sul giorno che muore
e di te non ho visto nemmeno l'ombra
del passo sul selciato.
Dove sei, continui a fuggirmi.
No, non ti cercherò più.
Ti ho sciolto le briglie,
galoppa amico, amore, amante.
Vola sulle ali della speranza,
siediti sulle pietre di un mondo perduto
e sempre vivo,
specchiati nei gelidi occhi di coloro
che ti hanno allontanato.
Tornerai a questo mondo,
perchè e parte di te,
e se i tuoi figli son figli di questa
terra straniera,
tu, straniero, sei più figlio che loro.

 

l'autore Cristina Biagini ha riportato queste note sull'opera

Scritta alla fine degli anni settanta e dedicata ad un componente degli Inti Illimani


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