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In fondo alla valle

In quella valle, dove il correre non grava sulle caviglie,
dove il profumo di te si mischia al vento leggero della primavera,
in quella valle dove sei con le mani tra le mie
dove i miei pensieri non hanno altro verso che il suono del tuo nome,
dove sei tu, dentro e fuori.
dove ho fame, solo della tua pelle.
dove respiro, sperando di divorare anche solo una infinitesimale particella di te

in quella valle, tra il sogno e la rabbia,
in quella valle ti trovo,
di notte, mentre cerco di dormire,
di giorno, mentre cerco di non soffrire
per le tenebre oscure rintanate tra le pieghe della mia mente.

in quella valle, rosa tra le rose, spina dopo spina, dolore nel dolore
non ha più nome la tua identità, non ha voce il mio urlare, nessun'eco per il mio richiamo

il solo timore, che pesa sulle spalle, di restare per sempre rinchiuso nella tua valle...
non un sentiero a dirigere l'uscita, non una traccia a concedermi la tua vita...

solo un'eterna,
colorata,
infinita,
inquietante,
valle.

 

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2 commenti:

  • rosario simonetti il 24/01/2010 19:17
    grazie... in fondo si scrive per suscitare qualcosa, io mi rileggo in questo mio ormai passato e mi rivedo più puro di adesso, più vero di come sono "guarito"... quello era ciò che desideravo essere in quel momento.
  • laura cuppone il 24/01/2010 11:13
    nemmeno lei può toglierti il sogno
    ormai
    poichè non é più nemmeno tuo
    ma di se stesso e così come lo avete lasciato...

    gli strati e le dimensioni del vivere sono camere piene di specchi
    ma entrare nella valle é raro
    e breve
    e si é nudi
    e per la prima volta ci si vede
    per quello che si é...

    nostalgica e dolorosa questa composizione
    ma il poeta é carne senza pelle
    e non tornerà nell'abito mai più
    se ha viaggiato in sé...

    comprenderai che non ci sono strade
    per uscire
    ma solo dimensioni da attraversare
    e farai tesoro del tuo dolore
    che é l'amore più grande che possa provare un cuore.

    scusa per la lungaggine... e s emi sono permessa di interpretare il tuo scritto...
    Laura