Nel mare dei sogni,
latidudine terra dei ricordi,
al largo di capo Domani,
c'è l'isola Rosa
che Rosa non è.
Ci si arriva nella fase Rem
e senza aiuto di additivi.
L'approdo è arduo.
Guerrieri muscolosi,
alti belli e biondi,
a guardia nei punti di attracco.
Anime gonfie di solitudine,
di peccati veniali,
di cattiverie in buona fede,
annaspano tra onde
increspate dal soffio purificatore.
Sirene
sdraiate su scogli Rosa
e con le code immerse,
indicano, con canti celestiali,
l'anfràtto in cui approdare.
Non vi è modo di frodare.
Burberi,
armati di tridente
e gatti a nove code,
rigettano in mare
i fautori e fruitori di vite comode
all'insegna di egoistiche vedute
sulla pelle dei Fratelli sprovveduti.
Le urla, i lamenti, i finti pentimenti,
non servono alla bisògna,
le Anime senza vergogna
inesorabilmente
restano a mezza via.
Favola a tinte Rosa,
realtà mera utopia.