E divenne ruvido, ringhiava attraverso la plastica in un recinto di scogli affondati.
Le unghie si frantumarono. Una specie di ombra lo rivestiva come un sipario.
Disse: "Hai mai indossato corone di boccioli e preghiere?"
La nebbia cade.
Lo sguardo tace.
L'abbraccio infedele scambia il martirio per l'ipocrisia.
E divenne fumo che s'infrangeva contro i palazzi.
Le tirannie evaporano, liturgie impazienti vengono calpestate:
Disse: "Forse un'amnesia mutilata ne è l'erede innocente."
L'icona è vuota.
Le labbra ora sono epifania enarmonica.
Un tergicristallo spezzato. Una gloriosa vendetta si consuma nel fiato.
E divenne una freccia che sfida le costellazioni.
La casa di tutte le parole si sciolse in un vortice intoccabile.
Disse: "La Croce e il Cerchio hanno tradito l'esistenza."
La crisalide non abita più in questo vessillo di petali.