Questa è brutale immersione
nel fango del mio stesso dolore.
Il sentimento chiude tutto e si pone
pennello ad opera di nero colore.
Ho urlato, pianto, chiuso gli occhi
per vedere il vuoto buio del mio cuore,
sentito gli spasmi come rintocchi
bussare alla porta senza timore.
E rimpiango i momenti di gioia felice
in cui di lei provavo solo l'ardore.
“Egoismo, rabbia”, mi dice
lo stronzo stregone, disastroso rumore.
Lasciami, vai, persi il vagone
ed ora corro per riprenderti, amore.
Ma ormai è arrivato il nuovo Nerone
che incendia il tuo cuore perdendo il suo onore.
E stanco mi fermo sopra al binario:
ti vedo, mi abbatto, non conto le ore.
E lascio morir il mio cuor solitario:
ti vedo, mi abbatto, straziante candore.