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C'era una volta
Senza nessuna fretta
davanti a una birretta
seduto al tavolino
all'ombra di un bel pino
mi lascio trasportare
dalle memorie care
di un tempo trapassato
che molti hanno scordato,
quando ancor non c'era
sì tanta sicumera
ed era onesto il vino
e il volto del vicino,
non c'era tanta gente
impegnata a far niente,
il cielo era più azzurro,
merende a pane e burro.
La tele allor non c'era,
si usciva anche di sera,
il cono sopraffino
comprato al carrettino
con sol cinquanta lire
pareva non finire.
Ricordo la maestra:
con lei era una festa
compitar tabelline
e scriver letterine,
studiar la nostra storia,
imparare a memoria
canzoni e poesie,
fiabesche fantasie
di terre assai lontane
asiatiche, africane,
La Alpi, gli affluenti
l'Europa, i continenti...
In una frase sola
che bella era la scuola!
I prati a primavera
e la nuvola nera
di rondini e lo strido
dei pulcini nel nido.
L'estate col calore
ti metteva un languore
una dolce pigrizia,
ma con quanta delizia
mi gettavo nell'onde
là dov'eran più fonde
del verdazzurro mare
mai stanco di nuotare.
D'autunno il grande bosco
diveniva men fosco
e tra le foglie gialle
lo zaino sulle spalle
in cerca di porcini
i grandi e i più piccini
trascorrevano le ore
scrutando con ardore
sotto ad ogni rametto
per trovare un funghetto.
L'inverno con la neve
sembrava allor più breve,
trascorso a raccontare
le fole al focolare:
di principi e di paggi
di maghi e vecchi saggi
di belle principesse
odiate dalle orchesse.
Oggi c'è ancor di più
basta accender la tivù
ma, a dir la verità,
sembran tutte falsità.
Perciò a mezza bocca
finiam la filastrocca
e quindi ora vi dico:
meglio il buon tempo antico.
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0 recensioni:
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Anonimo il 05/06/2012 18:03
Un ritorno nostalgico al passato molto ben descritto.
Anonimo il 03/06/2010 12:47
Condivido pienamente.
Troppe cose oggi non vanno,
meglio il mondo antico.
Molto bella.
- Ottime rime.
piaciuta
- Grazie a tutti. Purtroppo c'è qualcosa che non va nel nostro tempo se proviamo tanta nostalgia del passato, e non per un fatto puramente anagrafico. Quanto a te, Amorina, toscanaccia faconda, questa l'avevo iniziata così quasi per gioco; ne ho scritto un'altra, pomposamente e stilisticamente d'effetto, a rime incrociate. Se ne hai voglia leggila, Arcadia si intitola, e dammi un parere. Ciao a tutti da un matusa che ha ancora qualche scintilla da spendere!
Anonimo il 28/01/2010 15:23
Una bella poesia sui tempi andati, che solo gli anziani possono aver conosciuto!
- Sarebbe stata una poesia un tantino prolissa se non fosse stata scritta con amore e leggerezza.
- la mì nonna mi ha detto di darti un bacio... s'è ritrovata giovine con queste tue belle rime... anch'io le amo... senti gian paolo, visto che te tu sì ganzo colle rime perchè tu non provi ad alternarle... una prova dico... esempio senti come gli è più musicale
Senza nessuna fretta
sedut'al tavolino
davanti'na birretta
allombra d'un bel pino...
noi toscani tronchiamo apposta per mantenere la cadenza... nel tù caso son versi settenari... ciao, bravissimo
- Bravissimo.. bella questa filastrocca...
mi sa propio.. anche se io l'ho vissuta in parte..
che si stava meglio..
quando si stava peggio!!!!
- Bellissima... mi hai fatto vivere un momento magico,
mi hai riempito la mente, di ricordi,
che io per il mio tempo.. ho solo sfiorato.
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