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Scusatemi per lo sfogo

Occhi chiusi.
Orecchi tappati.
La pressione delle palpebre e delle mani sui lobi è talmente forte da farmi provare quasi dolore...
Un dolore "concreto" che mi risveglia decisamente.
Non voglio guardare. Non voglio sentire. Non voglio pensare.
Farò tutto quello che, anzi, solo quello che voglio. Per la precisione: farò esattamente ciò che penso sia giusto...
Scappare e evadere? Mmh... no, non credo.
Semmai realizzare che, spesso, quello che ci prefissiamo non siamo in grado di raggiungerlo.
O che quello che si desidera fortemente non fa che sgusciarci tra le mani in continuazione...
Come una saponetta bagnata può scivolarci dai palmi... sempre più lontano.
Mi avevano detto che se si vuole una cosa, prima o poi la si ottiene: basta pensarla con insistenza...!
E in effetti mi piace l'idea: voglio credere che sia così...
Ma per adesso non voglio guardare, non voglio sentire, così come non voglio pensare.
Lasciatemi solo realizzare ciò che potrebbe sfuggire dai palmi delle mie mani...
Scusatemi per lo sfogo...

 

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5 commenti:

  • Anonimo il 04/07/2010 15:49
    Pensiero condivisissimo... mille occasioni come saponette bagnate... Bravo...
  • Anonimo il 30/01/2010 22:26
    Scusato. Un abbraccio.
  • fabio martini il 30/01/2010 18:57
    scusato con simpatia... fabio martini
  • virginia marcelloni il 30/01/2010 18:01
    .. basterebbe solo smettere di pensare per un po'.. sai a volte più ci tappiamo le orecchie e più il silenzio diventa insopportabile e più ci tappiamo gli occhi, più quelle immagini si fanno nitide.. nn pensare sarebbe l'unica soluzione.. ma come si fa?.... confortiamoci scrivendo..
  • loretta margherita citarei il 30/01/2010 17:12
    è vero, la determinazione è importante, più prosa che poesia, ma bel pensiero espresso