Lessi quel giorno
su quel giornale dell'ieri volato
nel tiepido mattino
a Buenos Aires finiva l'inverno.
Moriva una ragazza che conoscevo appena
salutava con la mano dal campo d'atletica
e salutava, sognava Madrid
quel vestitino rosa
quella festa lontana.
Davanti al portone
lungo la strada d'inverno
che il golpe non avrebbe più
portato l'estate.
... Lo ricordo quel giorno
i cappellini rosa erano lanciati in aria
che lei potesse almeno
coglierli come fiori.
Ma quando la fermarono
la gente racconta
rimase compita a braccia conserte
guardando la borsa per terra strappata
Il prete che pregava sottolavoce
davanti al vescovo per scongiurarlo.
I rossovestiti sembravano
spettri costretti a chi li implorava.
La spinsero nell'auto
e la gente sapeva
che sarebbe scomparsa come
i mill'altri scomparsi.
Qualcuno raccontando il fatto
già la chiamava desaparecita
anche se l'aveva ancora davanti.
Ma gli amori si cercano sempre.
E la radio di oggi parlava di lei.
che il giornale da sempre parla di lui
che parla di lei e di un diario
che parla di lei e di lui.
Avean pagato un soldo di cacio
un vecchio acquerello falso di Dalì
una luna marrone e un sogno lontano
in un fresco Natale che mai ritornò.
Poi come un bisturi, per anni,
lui parlò di lei... perché gli amori
si cercano sempre.
E oggi
negli anni duemila
che tutto sembra
una eclisse di luna lontana
che io pur fatico per non dimenticarli
e così semplicemente
... ne scrivo