Inedita melodia entra lenta,
tutto è fermo, niente più fretta,
da quando ho invaso il mondo
per squarciarlo solo,
me la cavo a farlo!
Per chi dice che cerco il brivido,
solo un momento, un volo,
plano da tempo eterno.
E chi può negare:
che prima era landa sconfinata
(io senza strada),
punizione immeritata,
(io scelta sbagliata).
Incontro senza senso
con la bellezza, ma il prezzo?
Un carico di ma
che insieme non vanno bene
(io sgrammaticato),
compone versi incoerenti
e non è capito
neanche dagli studenti.
Difficile eseguire l'eterno ritornello,
che s'impenna in crescendo, e non scendo
dalla frenesia del sentirmi pieno del mondo
e ricompattarlo perchè
sono bravo a farlo!
Per chi dice che servo la notte,
zaino in spalla e un chi se ne fotte,
non aspetto più il turno,
resto, senza sapere:
che prima era poesia senz'anima
(io voce che biasima),
ricompensa conquistata
(io vittoria truccata).
Terreno paludoso
che risucchia, ma il pericolo?
Nel sottosuolo dei forse
alla ricerca di un combustibile idoneo
(io solo fuoco)
che brucia fino alla morte che invoco,
mai esaudito,
fuggito
dalle parole non dette:
vorrei stringerti forte
e dannarmi davvero,
solo in te
finchè soffia il vento
e la mano scrive
il tuo essere in me.