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Il Viaggio
Lungo il mare un dolce dondolio
Copre il sonno dei passeggeri;
Luce infuocata al cospetto,
Animali impazziti:
Ci siamo arenati sull’isola.
Dov’è la barca che ci ha condotto?
Un frammento della tua lacrima
Mi scalfisce il viso.
Non finirà qui;
Supereremo questa macchia.
Che problema ti mangia?
Non ti vedo piccola,
I denti della coscienza mordono
Le mie membra;
Strani colori mascherano il cielo,
Bagliori di una tempesta
Ai confini del mare.
Non finirà qui.
Le tue braccia m’incatenano;
Salperemo un’altra volta
Navigheremo sull’oceano,
Misteri e tesori riemergeranno
Al nostro silenzioso arrivo;
La zattera scivola sulle onde
Come una nuvola nel cielo.
C’è pericolo ai bordi,
Le tue catene mi bloccano.
Nuotiamo, navighiamo
Voliamo, camminiamo;
Superiamo villaggi nella notte
Con una corsa tra le stelle.
Arriveremo in Oriente
Sul ponte brinoso;
Là dove dorme il sole,
Scivoleremo per le montagne
E per i fiumi,
La barca non affonderà,
Le nostre catene legate
Si piegheranno tra i remi.
Chi parteciperà con noi?
Saremo amici in una sola barca inaffondabile,
La fisarmonica rinfrescherà il silenzio.
Le donne che ho amato?
Chiedi alla coscienza vacua;
Gettiamo il dado che andiamo.
Nel porto siamo giunti;
Quali facce sconosciute ci osservano,
Il vino offertoci scalda il corpo;
La coppa innalzo al cielo e
Il vino riverso giù.
Il viaggio tra i cieli continua,
Prendo il tuo cuore a me;
Un’orgia di uccelli sorvola le nostre teste;
La luce ci ha ricondotto
Nella città del Sole nascente.
Coperte bagnate di sudore e sangue,
Di uno strano rito
Che tra noi langue.
Ho varcato la confusione tra cielo e mare,
Ho cavalcato la pazzia ammorbante
Che scava tra le poltrone;
Che ardeva i cuori vergini;
Sanguinanti.
Il dolce impazzire che evacua le saggezze
Ha calciato il mondo per le natiche;
Il crepuscolo seguitava la sua cavalcata
Verso il giorno spezzato;
Una cavalcata sanguinea.
Berremo il sangue caduto;
Perso tra i cieli.
La creatura mordeva il collo del condottiero,
Il suo pianto bagnava il cuscino;
Cemento e sangue percorre
Il sentiero della lucentezza;
Chimere e gorgoni
Devastano la cittadina;
Sfoglieremo i loro corpi tra le rocce;
L’autostrada varca la soglia dello stato.
Parole confuse percorrono la mia mente;
Sono tornato nel castello,
Ora i tamburi del destino
Suoneranno tra monti e fiumi.
Tra il male ho vissuto
Conoscendo arti e passioni;
Fuochi di ragazze premute sul seno:
Il fiore ho colto.
Varcherò nella rivoluzione
Tra nuove, mille idee;
Con mio vascello perforerò il confine.
State allerta;
Voglio trovarvi preparati sul mio vascello
Quando varcheremo il confine:
State pronti,
Che lo supereremo
Che lo supereremo.
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0 recensioni:
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- piaciuta tanto!!
- Poesia "FORTE" che raggiunge la soglia dell'ottimismo dopo un tempestoso navigare
- Ti prego non buttare l'ancora
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