silenziosamente
senza tregua, ammanta questa neve
ora che l'autunno, ha ceduto le armi alla stagione
piano ma dappertutto
acquista sovranità.
Irriducibili abetifere, ostentano impassibile distacco
fiumi di nubi, fra tortuosi picchi
rovesciano in ogni dove, fiocchi multiformi.
È l'inverno
e dietro li lui
Natale, Capodanno, Epifania e quell'istrione di Carnevale
tutti in colonna, percorrono queste freddi contrade
per portare in tempo, il testimone stagionale
a -messer- Marzo figlio della Primavera.