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Macabro

Morte sofferta
di bianche prove
è venuta infine
a ritagliare il mondo
Morte che alberga
con mani di ghiaccio
su corpi di sabbia
il mare li consuma
ne lascia tracce di fumo.

Morte perduta
remore e rimpianti
la trottola e il cavallo
come unici sostegni
Morte di donna
celebra l'arrivo
di solidi burattini
il vento li agita
povero legno sbeccato.

Morte leale
come segno nascosto
orgoglio di uomo che
eccede nel progresso
Morte che aspetti
il monito esteso
trastulli il tuo capo
con finte cerimonie e
accarezzi spente dimore.


(Mancasti all'appello, timida figura
ora ti ricerco tra morte sembianze
cappello di piume e leccio di fiume)

 

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4 commenti:

  • Paolo La Montagna il 18/02/2010 17:05
    una morte impalpabile eppure concreta e inesorabile... davvero una bella poesia, che non trovo macabra neanche un pochino...
  • PE il 11/02/2010 15:41
    bella si mi e piaciuta ciao
  • loretta margherita citarei il 04/02/2010 19:45
    è un piacere leggerti, molto brava
  • Anonimo il 04/02/2010 17:13
    fantastica! sembrava di leggere i 'vers de la mort' di Helinand de Froidmont, solo che qui (per fortuna) non c'è l'aspetto sociale della morte, che pareggia ricchi e poveri, potenti e diseredati. 'la trottola e il cavallo' si riferisce a un bambino? quei 'corpi di sabbia' consumati dal mare mi ricorda quando in spiaggia si facevano figure umane con la sabbia, o disegni, o costruzioni, e al mattino dopo la marea li aveva travolti e dispersi. sempre più brava, isabella

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