Ricordi di cera prendono forma
modellati dal tepore passato.
Tepore di mattine di libri
cinguettanti di primavere gentili
mentre i leoncini miei compari
s'arruffavano in savane di banchi
sporchi d'inchiostro e colla
la nostalgia non molla,
mi vedo rimbalzare a casa
in compagnia d'un sole ambrato
che dolce mi spalma tra
braccia materne al
sapor di pane e marmellata.
Frizzano amati cartoni in bicchieri
d'aranciata animati di magia
mentre Mazinga e Goldrake
facevano i miei compiti,
i giochi erano fatti
si muovevano a scatti del "Commodore 64"
che comandava le scorribande
degli amici in prati d'asfalto
ed io con l'.. oro mi rotolavo.
Il tempo si fermava a guardarci sorridente
mentre la minestra di mamma
chiamava dal balcone.
mi ritrovavo presto a letto
rimboccato dalla luna.