Una barba d'erbe
a solari scompostezze
si schiude
In questa conca ultravioletta
come inesausta foce
mi muovo
e non dispero
E mi rinnova
un brivido
la fuliggine operosa
dell'estasi
Ringrazio
questa non salvezza
Ringrazio pure
la scorza del dubbio
Mi sento
un'infanzia stellare
D'amori
duri e singhiozzati
stracarica.