Silenziosa la notte e dolce il mio vegliare,
l'occhio mio socchiuso ammira, sul davanzale,
ombre pallide che danzano, foglie mosse dal vento
in una limpida notte schiava della luna, senza tempo.
D'improvviso un frastuono!!!, dalla veglia al vigilare
In un baleno, l'occhio mio che prima era sornione
Ora è spalancato!!!..."che mai sarà stato?"
Non v'è ragion d'un temporale in un cielo cosi stellato!
Un dubbio poi mi assale nel veder le lenzuola svolazzare,
lei, le muove con innocente indifferenza, le fa ondeggiare
come un onda in mezzo al mare, poi la tosse, un colpo solo,
ben assestato, artificiale... ed il dubbio sempre più s'impossessa
del mio pensare.
Stupore dopo poco nel riudire stesso rumore
Peggio ancora al seguir d'esso la stessa tosse,
finta, irreale... che ci sarà da depistare?
A tal domanda in poco giunge risposta, muta,
silenziosa direi gassosa...
sotto quelle lenzuola mosse, tra il di lei
movimento e la sua tosse, piano e lenta sale,
quasi la sento rovistare per poi piano uscire..
Non v'è più dubbio ormai di cosa fosse il rumore
Ed il perché delle sue mosse.
Quel rumore non ha più segreti, la sua fragranza
Non lasci dubbi, lei a camuffarla ci ha provato
Ma la domanda sorge ormai spontanea...
" Amore hai scoreggiato? "