Al centro d’ogni giusta casa
un bravo focolare, anche per i lari
la fiamma arde di legittime parvenze.
Canta una mamma per il suo bambino
e di là un destino, aspetta
in smoking unto e scioglie il papillon.
Sorvola la mamma al punto del refrain
su una ragazza con il raffreddore,
sull’odore rubato al vecchio e alla sua amante
a un pezzetto della loro storia
privo di amori immensi di lacrimosi addii.
“Perché siamo vecchi e specchi non ne abbiamo
dove rifletterci o volerci arrampicare “
Canta ora in silenzio quella mamma
verso uno smoking gettato su un sofà
e un papillon che è troppo diverso
da farfalle uccise per vigliaccheria.