Risa rotte dal pianto,
speranze senza volto
pogano da tempia a tempia.
Il tempo fugge come sabbia fina,
serro i pugni per sentirlo.
Non parto, non decido, non resto.
Nuoto in un limbo nebbioso
come farfalla fiaccata dal gelo,
senza volare alto.
Comoda, putrida, calda bassezza,
mi elevo per sentir l'ebbrezza
di quell'attimo in cui decido di decidere
di non essere come sono.