Distratta
dall'attracco superfluo
rinnego
il salpare della mia prua
a favore
d'un porto
isolano
La peste dell'io
ci ha raggiunti
ed ora
infariniamo presepi
allo stridere
delle croci
Dovrei partire al più presto
per quel luogo incantevole per sordi
e ciechi
e infermi
dove la pace dei sensi non sarebbe altro che
estiva frescura
il sonno altro che
sogno
Ma la mia stella è di sale
perfetto disegno lunare
accorta iscrizione numerica
convoglio d'eoni
e auree e illusioni
e sangue
e piume
e scogli
di fiori