Assiepato tra i sassi del fiume la mente crivella
le sue ragnatele
disegnando vortici astratti
l'ingannatore è tornato e come un
grande bluff si prende gioco e
disincanta ogni aspettativa di luce
ogni cavaliere si muove sulla scacchiera
dei miei giorni così come i padri tessero
i loro sguardi su una improbabile rivincita sanguinaria
ecco che l'aria respira segni di onnipresenza induce a insensibili conseguenze e inonda segni tangibili di coerenza
tutto si ferma per il percorso divino delle nostre ragioni che scava fino alle viscere del tempo le lacrime e i segni sul taccuino della mente
il percorso è già stato tracciato
sulla terra di nessuno dei non poeti che esprimono l'inesprimibile senso del nulla in cerca della luce liberatoria
spiragli di infinito calmo e rassegnato
disegno sull'uscio del mondo in attesa delle ombre eterne
potranno mai concederci la pace?
concederanno il perdono da ogni cecità violentata e mai cessata?
i segni del tempo sono tangibili e risuonano echi distorti e vulnerabili sulle nostre corone
adesso mi concedo e mi allatto con un'inespicabile senso di volontà mal composta e disdicevole ai più.