O luna che risplendi
di certo, anche nei luoghi
nei quali vissi la mia età più bella,
ti ricordi di Lei, della "donzella"
che piangeva per niente?
Allora la sua mamma l'abbracciava;
le accarezzava i bei folti capelli;
«non piangere» le diceva
e zia Maria la guardava in silenzio,
con tenerezza...
E poi con la pronuncia un po' speciale,
«perché piangi fanciulla? »
le chiedeva.
E Genoveffa, la micia? Che faceva?
Che faceva Genoveffa sull'armadio?
Meditava un assalto?
Sì, era proprio ad un blitz
ch'ella pensava: dall'alto si lanciava
con la velocità del lampo:
le caviglie acciuffava
della piagnucolosa
e, divertita,
perché piangi, Pinuccia?
Le chiedeva.