dolci lusinghe i tuoi occhi
come spighe di grano guardano l'orizzonte
il tuo cuore è un arsenale di fili intrecciati
il tuo cuore è una darsena, un porto per vascelli fantasma
l'ebbrezza del vento mattutino
si scontra con l'aridità del tempo a divenire
un lampo secco son le ferite che porti dentro
dentro è tutto un sussulto, tutto un sobbalzo
vorrei tenere lontano l'indifferenza
e partecipare alla rinascita
le mani tra i capelli, segno di vittoria
un lasciarsi sereno nel susseguirsi della storia
ma nell'inconscio si muovono irte e cupe
idee promosse da chissà quale ingegno
uomini che ti circondano, quasi sempre stolti
propongono un mondo di favola che favola non è
non piegare il tuo cuore ma alza i bicchieri
porta in tavola l'onore, la dignità di colei che sa
distaccati da un mondo profano
e innalza il tuo sguardo verso un obbiettivo mai più lontano
vorrei vederti una mattina
sorridente per strada, con la fierezza leonina
con il mondo che al tuo passare s'inchina
sussurrare grintosa e con lo sguardo dritto... il mio nome è...