In una tazza di questa caldo tepore, mostro il mio sguardo
alla mia anima, a quel che dico esser unica
a quel lume di paura rivolgo il cuore e verso il cielo
in questa notte d'estate me ne andrò, me vado come
poche volte riesco a fare
in una pace che ha perso il senso dell'umano volo via,
nel senso che attanaglia, serenamente e neutralmente, il mio corpo
lascio alle spalle ogni condizione o cosa, porto con me solo me stesso
il vero me quello che non cambia mai e spera sempre
porto con me la sincerità, l'unica condizione inumana di severa umiltà forse,
e piango di immane gioia, di una muta felicità che in me
per quel che sento so che non mi tradirà.