Non conosco bocca
che mi dice "ti amo"
ed ignoro voce
che sussurra dolcezze
Eri il mio canto
il mio lido
e l’approdo
spiaggia assolata
zefiro dolce
vento d’estate
che scioglie i lamenti
Con te
io volavo
varcavo i confini
in alto danzavo
Non conosco il corpo
che a sè mi stringeva
ed ignoro mano
che guidava i miei passi
Rivivo tuttora
lo strappo violento
ferita profonda
mi insanguina il cuore
La mente traballa...
Lacrime amare
e pianto a dirotto
sotto a un cielo stellato
inerme e accorato