Dipanando una matassa
di pensieri
avanza il vecchio,
a braccio conducendo
il figlio adulto
dall'incerto passo.
Gli occhi guardano
lontano,
immaginando scenari
sperati dal cuore
ma abbattuti dalla vita.
Una lacrima s'affaccia
sulla guancia,
ma ha pudore
a scivolare giù
ad allargare
il mare dei rimpianti.
Tiene il figlio
un ombrello sottobraccio,
forse per ripararsi
da una pioggia
di felicità
che tarda ad arrivare.
Da troppi anni
osservo questa scena
e penso a quanti
crederanno
cosa assurda
accumulare in cielo,
giorno dopo giorno,
un tesoro
inattaccabile
da tarme e ladri.
l'autore Maurizio Cortese ha riportato queste note sull'opera
Da vent'anni incontro spesso un genitore che porta a passeggiare il figlio disabile, oggi più che quarantenne, sempre con un ombrello sottobraccio.