Un ultimo bacio mi darai
prima di sparire nella notte.
Attenderò quel bacio
per giorni
lunghi giorni di impaziente attesa
dilatata fin nell'infimo dei suoi istanti
per godere di un unico
e sfuggente,
quello in cui,
per l'ultima volta,
mi bacerai.
L'Amore,
che quanto più è negato
più infiamma e arde e brucia
sulla mia strada ti pose,
angelo selvaggio
e mi rese ancella,
anelante imploratrice
di un unico tuo patto sigillato con le labbra.
Mi bacerai.
Ma te ne andrai.
E una seppur piccina parte di me
saprà,
mentre fuggi
avvolto nella tua
camicia di buio,
che non tornerai
e che quando ti vedrò
non brillerà più luce negli occhi tuoi
sorridenti e schivi.
Profeta è il mio cuore
-tacita clessidra di un malcelato accordo col Destino-
così gonfio di mille baci
mai dischiusi
custoditi ora dal rimorso:
non averti è il vero peccato.
Un ultimo bacio mi hai dato:
hai serrato, per volontà d'altri,
le porte al sole.
E ora, con il sapore ancora tiepido
delle tue labbra sulle mie,
non mi resta altro che
seguirti,
amore mio,
e con te spiccare il salto,
là dove non ci sono giorni, nè ore, nè solitari eterni istanti,
ma solo,
per noi,
mille e mille e mille baci,
ancora.