Era azzurro e terso il cielo in quel torrido agosto
fra concerti di cicale, seduti lì a quel solito posto
Nel giardino fiorivano speranze e illusioni
eravamo accovacciati cantando canzoni
Soffermandomi sull'uscio dei ricordi e pensieri
già da allora ascoltavo la voce di ieri
Fu così che divenne una grande amica mia
di lei ricordo i suoi silenzi
era la nostalgia.
Guardandomi negli occhi e prendendomi le mani
mi chiese: "perché non parli d'oggi?"
ed io risposi: "di oggi scriverò domani.."