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Nostalgia

Era azzurro e terso il cielo in quel torrido agosto
fra concerti di cicale, seduti lì a quel solito posto
Nel giardino fiorivano speranze e illusioni
eravamo accovacciati cantando canzoni
Soffermandomi sull'uscio dei ricordi e pensieri
già da allora ascoltavo la voce di ieri
Fu così che divenne una grande amica mia
di lei ricordo i suoi silenzi
era la nostalgia.
Guardandomi negli occhi e prendendomi le mani
mi chiese: "perché non parli d'oggi?"
ed io risposi: "di oggi scriverò domani.."

 

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7 commenti:

  • Francesco il 21/02/2010 09:16
    Mi piace molto perché, per come la interpreto, esprime un concetto che mi è sempre stato caro, e che avrei sempre voluto trattare, per ora senza mai farlo: l'impossibilità di vivere il presente. Perché il presente è o già futuro (speranze, illusioni), o si fa già passato: si fa ricordo di sé stesso nell'istante in cui lo si vive. Proiezione del momento futuro in cui lo si ricorderà. Con nostalgia.
  • Tim Adrian Reed il 20/02/2010 02:29
    Sarà per la mia natura incurabilmente nostalgica ma... hai proprio colto nel segno ed espresso benissimo quello che provo così spesso. Brava.
  • Anonimo il 18/02/2010 19:57
    Bella, complimenti è stato un piacere leggerla.
  • Paola B. R. il 18/02/2010 18:31
    Una piacevole lettura con ottimo finale!!!!!
  • loretta margherita citarei il 18/02/2010 16:13
    ottima poesia bello il contenuto piaciutissima
  • Anonimo il 18/02/2010 15:08
    Una poetica molto intensa sul significato della nostalgia che non può certo appartenere al presente, ma solo al passato!
  • Anonimo il 18/02/2010 14:55
    piaciuti molto i due versi finali

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