Me ne andrò in autunno
tra i gialli e ambrati colori delle foglie
nutrendo la terra per la nuova primavera
tra cieli cupi carichi di pioggia
e fitti stormi d'uccelli migratori...
Me ne andrò in autunno
coi rossi melograni e gl'irti ricci
delle calde e striate castagne...
I dolci fior di loto e odor del vino
frizzante il mosto, che ad un tratto sveglia
la stanca sonnolenza dei miei campi...
E rigoglioso ancor seren sciacquìo
calmi ruscelli, parole d'un amico
nell'incombente sera della vita.
Me ne andrò in autunno
e il vento soffia e gira le stagioni
ed io pansando a Dio, se mi vuol bene...
Matura mia tristezza! Che gaia malinconia!
M'auguro d'aver ben speso
tesori ormai alla fine
e meditando, perfino a cuor sereno
lasciando chi non m' ha compreso appieno.