Ricordi, su quel prato pien di fiori,
sotto un limpido ciel di primavera,
come battevan forte i nostri cuori,
mia dolce amica, tenera e sincera?
Ma, dopo il tempo degli intensi ardori,
perché ti dissolvesti come cera
lasciandomi soltanto i tuoi odori?
Io, da quel dì, ti penso mane e sera,
mia cara e, ahimè, perduta giovinezza!
La mente ognor ritorna su quel prato,
ma non avverto più la tua carezza.
Altra compagna i dì m'ha rallegrato:
la POESIA m'ha offerto nuova ebbrezza;
io son felice ancor, ma il tempo è ingrato!