A quei tempi,
intorno alla diroccata torre,
risiedeva Matera
-paese di brava gente,
centro di escluso intralcio.
Era una città che
dormiva nei suoi beati
giorni, il popolo era
candido nel suo lavoro
di innocente silenzio.
Calcarono la terra
del costone prima i
fascisti, poi i nazisti.
Rastrellarono diciotto
cittadini, il destino
era inciso sulla pietra
della collina e i setacciati
furono spenti da qualche
mina.
Ubriachi di denaro,
i fautori della destra
depredarono l'oro
di Caione, poi si udirono
dei colpi e il frastuono
dei corpi caduti, corpi
hitleriani.
Nacque l'insurrezione,
il popolo che fino a quel
giorno aveva poltrito , decise
di lottare e il suo riscatto
ebbe ventura a San Biagio,
campo di agognata vittoria.