Verme d'una carie
m'hai trapanato,
nascosta tra le cibarie
sei venuta, hai scavato.
Comoda in bocca,
come in mela marci
il tuo passo non mi tocca,
con me inutile provarci.
Or con punta d'ago
tutto si muta in svago,
la guancia gonfia per tua boria
sarà presto storia.
Il dentista
fra gengive equilibrista
mostro di bravura,
ottura la rottura.
Con gioia ritrovata
di 'sto pensier in meno
telo in un baleno
inizio una picchiata,
con ali d'usignolo
torno a casa,
Volo.