Non saprai mai chi sono
non aprirai mai nessuna cassa.
Mi invaderai gli occhi, e il cuore
sì denso di sentimento
stillerà.
Ritornerò da me
coi miei passi soppesati e mesti
mentre la fronte mi si sbriciolerà piano
piano, passo
vivi
passo
muori
e riaccenderò la luce
e ti rifarò davanti a me
ti chiederò, pregherò
che tu assista le mie stanze.
Riapplicandomi nel vuoto
del mio senso
non troverò una strada,
mi perderò cosciente
tra le mie voci piane.