Lenta si dipanò
la bruma dagli occhi
e all'improvviso il viso
suo, lieve m'apparve.
Rannicchiata in posa
fetale, chiedevi riparo,
così t'abbracciai senza
destarti e nel silenzio
respirai il tuo respiro.
Serrate le ciglia
come ali a riposo,
distese le labbra
come un sorriso,
m'accostai al padiglione
auricolare e lenta,
feci scivolare
la mia preghiera:
Continua a sognare,
i campi fioriti di viole,
la neve disciolta,
e l'odor della primavera
a rinverdirti il cuore.