Cominciava già allora sui banchi di scuola
Attesa, voglia di libertà, volo
E quella bionda fata ornata di spighe di grano
usciva dai quaderni dipinta di forti colori
Vita che esplodeva
Corse a piedi nudi in mezzo a campi di grano, sapore di more, di vita
Odore di fieno e di libertà
di creme abbronzanti
Rumore di caffè all'aperto
note di canzoni, emozioni, portate dal vento
File di soldati gli ombrelloni ad aspettare
Sulla bianca spiaggia assolata, bollente
Voli liberi di stanchi gabbiani
Estate sequenze vorticose di un film
Irrefrenabile voglia di vita, passione, evasione, colore, calore, sapore
Dolce salato, acuto di una parentesi di vita assolata
Con l'emozione e il vuoto d'aria di un salto in un burrone
Amore, trovato, tradito, perduto
Solitudine di afose strade e cemento
Nello sguardo malinconico di un anziano
Canti, pianti di stelle, odori, profumi speziati
Sudore sciolto da brividi di ghiaccio bollente
Poi d'improvviso il ricordo inciampa e rallenta...
Un'estate, tanti anni fa
Sul bagnasciuga a schiacciare coi piedi chiocciole di sabbia
La tua mano forte mi sosteneva dal mare che spumeggiando
rubava la spiaggia sotto i piedi, portandomi via
Profumo di tamerici
L'altalena vuota dondolava al caldo vento portato dal mare
Vuota... ecco
Così mi sento quando penso all'estate