Osservo il fiume dall'alto del ponte
Come la mia vita, scorre verso il mare
Costretto fra aride sponde
Lento si lascia cullare
Sogna, il fiume
di corse impetuose, di piene, di voli di rondini
di salti, di vuoti scoscesi, di petali di rosa portati dal vento
di cigni maestosi, di piume di pollini stanchi
E nel sogno non ha più confini
non vede i suoi argini, i suoi limiti imposti
Scorrono in mezzo a quel suo lento fluire
relitti di cose già abbandonate, oggetti arrugginiti, scomposti
Ricordi di tempi passati
Brandelli di vita, ciò che era
Che è stato
Che non sarà mai più, momenti già andati
Trasfigurato in lento addivenire
Ritornano a galla come
rimorsi, rimpianti di cose perdute
Occasioni sfiorate o intensamente vissute
Emergono i sensi, i profumi di acque d'estate
Si attenua il bisbigliare del vento
Mulinelli d'acqua i ricordi inghiottiti,
da gocce di pioggia versate
Come un nodo alla gola di lacrime e gioia
Prosegue il suo viaggio,
lentamente giù verso il mare..